queste pagine vengono dedicate a Bruno Muller, grande "piccolo" costruttore di motociclette che negli anni 70 costrui' alcune fra le moto leggere (come si chiamavano allora) piu' belle e blasonate.
Gli over 50 di oggi si ricorderanno quanto erano belli quei motorini azzurri di allora.
Innanzi tutto un ringraziamento ad Andrea Bronzini, Paolo Cavaciocchi, Claudio Bonometti, Alfredo Tallin e perche' no...anche (e soprattutto) al mio amico Bob Maddalozzo...per il continuo sostegno nel ritrovare la passione degli anni di gioventu'.
Un ringraziamento ed un saluto agli Amici Club della Moto Muller, ed a quelli del Forum Rugginose, il cui link troverete nelle pagine dedicate ai siti amici, per la semplicita' e la passione che questi "ragazzi di 50 anni" continuano a profondere nella cura delle loro motorette, di cui molti esemplari verranno presentati su queste pagine.
Un saluto all'Amico Francesco Pacotom (Rugginose) per la squisita gentilezza dimostrata.
E' difficile trovare adesso documenti originali che ci raccontino la storia di Muller e dei suoi motorini, e quindi mi basero' sugli articoli dei giornali specializzati dell'epoca, su quelli dei "magazine retro' " di oggi e sulle conoscenze dirette che amici come l'Avvocato Paolo Cavaciocchi, Presidente del Club "Amici della Moto Muller", e Paolo Scaramuzza, corridore Muller negli anni 70, vorranno condividere con noi.
Il tutto fatto con grande rispetto, grande simpatia e tutto sommato poca conoscenza tecnica, quindi -metto le mani avanti- sono disponibile ai Vostri concorsi e suggerimenti
Bruno Muller, triestino di origine, dopo aver trascorso alcuni anni con altri giovani meccanici nelle corse stradali e divenuto costrutore artigianale corridore in proprio con progetti come il Muller NSU 98, agli albori del 1956 si specializza come costruttore di telai caratterizzati da soluzioni innovative e ciclistica raffinata e si trasferisce a Torino a lavorare come progettista alla Viberti che ha avviato la realizzazione di un ciclomotore chiamato ViVi 48.
Ragionier Muller (in maglione) con Canzio Tosi alla presentazione
del Muller Morini 125
La passione di Bruno Muller per il fuoristrada pero' lo chiama presto a collaborare anche con Aermacchi che nel 1960 produce una motocicletta 250 che impiega un suo telaio speciale che si dimostra particolarmente efficace.
Muller Aermacchi
Motori Montesa
Qui una rara fotografia di un prototipo Muller Bultaco
La Viberti nel frattempo si traferisce a Pontevico e Bruno Muller segue la ditta, ma continua ad abbracciare l'idea di mettersi in proprio e nel 1965, dal suo garage officina di Cremona esce il primo cinquantino Moto Muller che sara' seguito da altri due progetti che saranno presentati con grande soddisfazione gia' al Salone di Milano di fine ottobre: uno stradale, un ciclomotore ed un fuoristrada sui quali serbatoi fa bella mostra di se' il tipico logo con la "rondinella" della Moto Muller: e' l'inizio dell'avventura che si sviluppera' successivamente, rivedendo anche la stilizzazione del simbolo che tanti ragazzini degli anni 70 sogneranno di avere sul proprio motorino.
Caratteristico il telaio: un doppia culla inferiore, con grosso trave centrale, molto semplice nel concetto, che dal cannotto di sterzo scende sino sino al forcellone posteriore.
Lo schema del telaio rimarra' tipico nel tempo, con soluzioni di irrigidimento differenti che caratterizzeranno nel futuro i vari modelli realizzati.
Lo schema del telaio rimarra' tipico nel tempo, con soluzioni di irrigidimento differenti che caratterizzeranno nel futuro i vari modelli realizzati.
Particolare dei riforzi del telaio Cross
Telaio del GT Cross, il modello economico di ingresso
Particolare del Regolarita' Super , modello pronto alle gare
Particolare ingrassatore catena del Regolarita' Super
Per anni i motori saranno Motori Franco Morini, ditta di Bologna con la quale Muller ha nel frattempo realizzato un duraturo contratto, seguiranno poi Zundapp e via via tutte le altre motorizzazioni che sfrutteranno le doti ciclistiche dei telai Muller.
Motori Morini Prototipo Morini raffreddamento acqua
Motori Minarelli Motori PCR
Special Mirimin con Motore PUCh 175
Paolo Scaramuzza (Meghet di Rugginose), con il suo bellissimo PCR
Motori Hiro
La Muller Zundapp 50, 1970 di Vittorio Slovakia (Rugginose)
L'importatore Tadini con un rivoluzionario prototipo Zundapp raffreddato ad acqua
- SITO IN COSTRUZIONE -
Nel 1966 esce il Muller GT Cross, Motore Morini Turbo 4 marce che condotto dal pilota Fabio Gatti vince subito il Gruppo A nazionale di Regolarita', mentre altri piloti portano al debutto la classe 100 che l'anno successivo vincera' il gruppo B con Alberici alla guida del modello Regolarita' Super.
Nel motocross Chitto' porta al debutto vincente la Muller Starmarker 250.
Tutti vogliono la Moto Muller: e la ditta si trasferisce nel nuovo stabilimento di Robecco d'Oglio per poter produrre un numero di motociclette che possa gestire vantaggiosamente la richiesta dell'esigente mercato in via di sviluppo degli anni 70
Il Salone di Milano del 69 e' la consacrazione di Muller e del fuoristrada italiano quale capacita' di nicchia che riesce ad assemblare motori differenti: viene dato l'annuncio della cooperazione con Zundapp per le classi 50, 100 e 125 assemblati Perere, mentre si usera' Montesa per 175 e 250 con la collaborazione di Pochettino.
Anni 70 e 71 collezionano vittorie e piazzamenti: con i Motori Morini Turbostar testa radiale 5 marce nei 50, gli Zundapp ancora nei 50 e nei 100 e 125, Motore PRC di derivazione kart per i 125, nonche' Montesa nel 250: 17 vittorie nei Campionati del primo anno e oltre 50 nel secondo.
La Muller Zundapp 50, 1970 di Vittorio Slovakia (Rugginose)
Muller Zundapp 125, 1971
L'importatore Tadini con un rivoluzionario prototipo Zundapp raffreddato ad acqua
Nel 73 Moto Muller vince la Coppa Italia ed anche la figlia del costruttore, Cristina, ottiene piazzamenti di assoluto rispetto in motocross gareggiando alla pari con i ragazzi nel Campionato Unico .
Zundapp 50, 1973
Zundapp 125, 1973
Nel 74 la produzione si indirizza all'impiego di Motori Zundapp e viene avviata la produzione di una piccola serie di motociclette da cross con Motori Hiro 125.
Nel 75 prendono vita gli ultimi "veri" Muller.
Viene presentato un nuovo telaio caratterizzato da ammortizzatori inclinati con possibilita' di usare anche quelli a gas...
.....ma le difficolta' del nuovo mercato, i costi inerenti agli sviluppi, alcune difficolta' legate al marketing provocheranno la chiusura della ditta anche se fino al 1978 alcune motociclette caratterizzate dal marchio Motorrad Muller verrano assemblate a Sondrio con i telai rimasti invenduti.
Muller pero' non si ferma, collabora con Tomos e Gabor ed infine con l'ingegneria aeronautica, disegnando e trasformando velivoli ultraleggeri in idrovolanti che vinceranno diversi titoli internazionali ed anche il Campionato del Mondo fino al 1993, quando a Bologna ci lascia prematuramente.
Negli anni 2000 la passione per la Moto Muller sembra tornare a pulsare forte tra gli allora 14enni ed ora 50enni, che si ricomprano i motorini di gioventu' e si ritrovano annualmente a Verolanuova per il Raduno Muller.
Lunga vita alla Moto Muller.... magari con un nuovo progetto che riprenda gli stili classici come quello proposto nel bellissimo disegno di Oberdan Bezzi
Si ringrazia Motociclismo per la fotografia
"Impressioni di guida del Regolarita'Super"
tratta dall'articolo del numero 4, anno 1969.
Si ringrazia "Moto Storiche e d'Epoca" numero 98,
luglio 2004 per le foto di apertura
- SITO IN COSTRUZIONE -
PER COLLABORAZIONI E SPEDIZIONE MATERIALI E DOCUMENTAZIONE, SPEDIRE A appassionatodimotorini@hotmail.it
motocicletas sono ciò che mi piace sapere sempre di più!
RispondiEliminaIndimenticabili
RispondiEliminaOsvaldo masini, campione regionale 1968, in foto, e'il nonno materno del campione olimpico dei 100 metri jacobs
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